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Melanconia : come nasce?

Melanconia: cosa è e quali sono i meccanismi psicologici che la determinano. Con parole chiare, il grande psicoanalista italiano ci spiega i processi psicologici responsabili della melanconia e in cosa differiscono dal normale “cordoglio” . Cesare Musatti, Trattato di psicoanalisi vol. 2. Bollati Boringhieri

Lo stato d’animo del melanconico ha caratteri assai simili al cordoglio, dato dalla perdita di una persona assai cara (o da una perdita ideale di valore corrispondente, come perdita della patria, della libertà, ecc.), per cui si presenta opportuno istituire una analisi parallela della malinconia e del cordoglio. Entrambi gli stati sono caratterizzati da una profonda dolorosa depressione, da una riduzione dell’interesse per il mondo esterno, da un annullamento della capacità di amare e da un impedimento ad ogni attività. Nella malinconia vi è in più uno straordinario abbassamento del sentimento di sé, ossia del senso del proprio valore che si manifesta con auto rimproveri e autoaccuse, e che può accentuarsi fino ad assumere il carattere di una attesa delirante di sciagura sentita come castigo. Il cordoglio non ha in sé nulla di anormale, e ci appare una reazione naturale alla scomparsa di una persona amata. Si può caratterizzare come costituito da una incapacità ad accettare quella morte: la ragione ci dice che quella persona non è più, ma la nostra libido profondamente investita in quel suo oggetto, si rifiuta di abbandonarlo. Per questo siamo incapaci di interessarci a tutto ciò che con quella persona non ha a che fare; per questo siamo incapaci di ritrovare nuovi oggetti di amore. È necessario, come si dice, che trascorra un certo tempo, perché “uno si renda ragione”, cioè accetti la scomparsa definitiva dell’oggetto amato. Pare anzi che il cordoglio sia l’espressione di un lavoro psichico che, in questo senso, si svolgerebbe in noi; frutto di un tale lavoro sarebbe quella progressiva liberazione della libido investita ed immobilizzata, che finisce col rendere il soggetto nuovamente capace di altri investimenti libidici. La analogia della melanconia col cordoglio ci permette di ritenere che anche il melanconico abbia perduto qualcuno. Talora la melanconia si produce anch’essa in seguito alla morte di una persona cara, o ad una perdita equivalente (come una delusione amorosa), Talora invece il melanconico non sa chi o che cosa ha perduto, anche se ha il senso di una irreparabile perdita. Pare perciò che la malinconia si differenzi dal cordoglio normale perché, nella perdita che la provoca, vi è qualche cosa di inconscio.

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