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Autoanalisi : un metodo per la cura di sé

L’ autoanalisi viene considerata da Fromm come lo strumento migliore per praticare quella cura di sé fondamentale per una vita consapevole e non assoggettata a meccanismi nevrotici. A patto di fare dell’ autoanalisi una pratica quotidiana… Erich Fromm, L’arte di ascoltare. Mondadori

Un’analisi si conclude positivamente se è l’inizio di un’ autoanalisi praticata ogni giorno e per il resto della vita. L’ autoanalisi è la costante, attiva coscienza di sé che dura tutta la vita. Aiuta ad acquistare sempre maggiore consapevolezza delle motivazioni inconsce e di tutto ciò che è importante per la nostra psiche. Con l’ autoanalisi è possibile prendere coscienza delle aspirazioni, delle contraddizioni e dei conflitti. Nel mio caso, ogni mattina la pratico per un’ora e mezzo, abbinandola a esercizi di concentrazione e di meditazione. Non potrei rinunciarvi, e la considero una delle cose più importanti che faccio. Ma la sua efficacia si dimostra solo se viene fatta con grande serietà e le si riconosce la dovuta importanza. L’ autoanalisi non può essere considerata un hobby, da praticare ogni tanto e solo se si è nello stato d’animo adatto. Tutto ciò che si fa in queste condizioni non è mai qualcosa di realmente positivo. Nessuno diventerà un buon pianista se si esercita nelle scale musicali solo quando è in vena. Suppongo non si sia mai davvero in vena per una cosa del genere, e la maggior parte dei pianisti si esercita perché deve, sapendo che sarà in grado di suonare la musica di Bach solo a condizione di esercitarsi. Se si prende la vita sul serio, allora ci sono molte cose che si è tenuti a fare non perché piacevoli in sé, ma perché indispensabili per altre ragioni. Il paragone con le scale musicali non implica che l’ autoanalisi e gli esercizi di meditazione e di concentrazione debbano essere vissuti in questo modo, al contrario. L’ autoanalisi è invece un’attività che dà gioia nel senso più profondo del termine; è un’attività di grande soddisfazione. Ma va comunque appresa ed esercitata. E praticarla senza che sia preceduta dall’analisi è più difficile, sebbene io sia convinto che ciò sia possibile anche senza essere stati in analisi, purché non si soffra troppo. Se si hanno grandi difficoltà da superare, le resistenze che si presentano con l’ autoanalisi sono troppo forti, per cui riuscire a praticarla è quasi impossibile. Ma se proprio si vuole, le resistenze di fondo saranno eliminate. Se nella propria vita ci sono ambiti nei quali la presa di coscienza incontra intense resistenze, allora è impossibile fare l’ autoanalisi, perché attraverso qualche razionalizzazione ci si convincerà ogni volta che le cose non stanno così.

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