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Amore e tradimento

Amore e tradimento sono apparentemente due opposti, termini fra loro inconciliabili. Eppure amore e tradimento fanno parte dello stesso destino. Amore e tradimento come facce opposte della stessa medaglia. Amore e tradimento quando quest’ultimo serve a svelare la vera natura del primo. Umberto Galimberti, Le cose dell’amore, Feltrinelli

Come dice Gabriella Turnaturi nel suo libro Tradimenti, quando lei o lui iniziano un viaggio fuori dal noi, e che prescinde dal noi, solo per le attese sociali, solo per i precetti religiosi tradiscono, mentre in realtà salvano la loro individualità dall’abbraccio mortale del noi che non emancipa, non consente né crescite né arricchimenti, e neppure parole da scambiare che non siano già dette o già sapute prima che siano pronunciate. Tutto questo per dire che l’amore non è possesso, perché il possesso non tende al bene dell’altro, né alla lealtà verso l’altro, ma solo al mantenimento della relazione che, lungi dal garantire la felicità, che è sempre nella ricerca e nella conoscenza di sé, la sacrifica in cambio della sicurezza. Siamo in due, non sappiamo più chi siamo, ma siamo insieme ad affrontare il mondo. Due esistenze negate, ma tutelate. Amore è cosa intricata, perché sempre ci si confonde e non ci si chiarisce se si ama l’altro o si ama la relazione. se si soddisfa il nostro bisogno di sicurezza o il nostro bisogno di felicità. Oppure si vuole la felicità, ma non i suoi costi; e in alternativa si vuole la sicurezza, ma non la sua noia. Amore è un gioco di forze dove si decide a quale dio offrire la propria vita: al dio della felicità che sempre accompagna la realizzazione di sé. o al dio della sicurezza che molto spesso si affianca alla negazione di sé. Una cosa è certa: che nella relazione. nel “noi” non ci si può seppellire come in una tomba. Ogni tanto bisogna uscire. se non altro per sapere chi siamo senza di lei o di lui. Solo gli altri. infatti, ci raccontano le parti sconosciute di noi. Gli altri, se li lasciamo parlare, senza soffocarli con il nostro bisogno di conferme che di solito, sbagliando, siamo soliti chiamare bisogno d’amore. Nel viaggio che si intraprende fuori dal “noi” e che prescinde dal “noi”, è il “noi” che si tradisce, raramente il “tu”. Quel che si imputa al traditore è di essere diventato diverso o di muoversi non più in sintonia, ma da solo. Soltanto se si accetta il cambiamento dell’altro e lo si accoglie come una sfida a ridefinirsi e a ridefinire la relazione, il tradimento non è più percepito come tale.

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