Amore : elogio del “per sempre”

Amore che si nutre dell’idea di eternità contro l’amore che si consuma nella continua necessità di rinnovare il desiderio con un nuovo oggetto. Massimo Recalcati porta una serrata critica al paradigma del moderno desiderio che alimenta la logica capitalistica e propone un volto dell’amore come àncora.
Da: Massimo Recalcati, Non è più come prima. Raffaello Cortina Editore

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L’ amore è una trappola, un inganno, una illusione destinata a sciogliersi come la neve al sole, l’effetto di un sonno della ragione, di una impostura, di un trucco neuroendocrino. Ogni amore conosce la sua agonia prima o poi rivelando la sua natura di artificio. Il tempo ne corrode la passione decretandone la fine, declassandolo a una amministrazione di beni e di servizi. Dopo i primi sconvolgimenti estatici provocati dall’influsso della dopamina su certe zone del cervello, ogni legame amoroso si appiattisce in una routine senza desiderio; il tempo ammazza inevitabilmente l’entusiasmo che circonda l’emozione del primo incontro. Senza la stimolazione del Nuovo ogni innamoramento finisce nelle sabbie mobili di una intimità alienante priva di erotismo. (…)
Nella vita contemporanea il desiderio erotico appare rigidamente alternativo al legame familiare. L’esistenza di questo legame lo fa dileguare, lo appassisce perché si costruisce proprio sull’interdizione di quel desiderio. Non c’è scampo. O il desiderio o la famiglia, sembra recitare il ritornello dell’iperedonismo contemporaneo. E la psicoanalisi? Non ha contribuito essa stessa a fare emergere questa verità? Non è proprio la sua dottrina ad avere mostrato come la scissione tra amore e desiderio sessuale accompagni la vita umana sin dalle sue prime relazioni affettive? Non è a questa scissione che si riferisce Freud quando teorizza la più comune degradazione della vita amorosa? Il corpo della madre come luogo dei primi intensi vissuti amorosi del bambino viene interdetto al desiderio. Questa inconciliabilità tra amore e desiderio sessuale conduce gli uomini a trasformare le loro compagne in madri e a ricercare la passione erotica in donne esterne alla famiglia fantasmizzando-le come donne del sesso senza amore. E la disgiunzione classica tra la donna amata, madre dei propri figli e compagna di una vita, e la donna-puttana con la quale si può vivere con intensità ogni genere di passione erotica. È la disgiunzione freudiana tra la corrente amorosa della tenerezza e quella del desiderio sessuale. (…)

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