Essere madre è un compito delicato e faticoso. In un momento di grande confusione su come svolgere questo ruolo cruciale, il grande neuropsichiatra Giovanni Bollea prova a spiegare che “fare il genitore” può essere anche bello e facile se si seguono poche ma fondamentali accorgimenti. Giovanni Bollea, “Le madri non sbagliano mai”, Feltrinelli
Cosi. dopo il parto, la madre deve avere subito il neonato vicino a sé, in silenzio, da sola o in presenza di un padre felice e rassicurante, per prolungare il ritmo fetale fino al termine del primo mese di vita del neonato. E un ritmo ricco e stimolante di scambio, con una sincronicità e reciprocità perfette per quanto riguarda i bisogni, i tempi, gli stati del bambino. Madre e figlio “si capiscono” e “si sentono” attraverso un loro “codice privato”. Subito dopo inizieranno i pianti di disagio, di protesta, di richiamo: sono i primi tentativi di socializzazione. La scienza moderna è giunta a recuperare, pur rivisitandoli, valori e abitudini tradizionali, in particolare per quanto concerne il rapporto madre-figlio dalla gravidanza ai due anni del bambino. Consiglio alla madre di mantenere sempre, e il più a lungo possibile, un contatto pelle a pelle con il figlio. e di non profumarsi. dato che il neonato ita un olfatto molto sensibile e riconosce l’odore del latte che emana il corpo materno. Se la madre e calma e rilassata, giunge facilmente a stabilizzare i cicli di sonno c veglia, fame e sazietà. Parlare, cantare, cullare. ecco il segreto per stabilire un giusto ambiente di crescita. Nel primo anno emozioni e sentimenti sono l’alimento della vita affettiva del bambino: è dal loro intreccio che nasce la capacità di amare e di essere amato. Il linguaggio dei sentimenti precede quello della parola. Ed e attraverso lo sviluppo affettivo che il bambino impara a poco a poco a pensare e a parlare. Per madre serena e rilassata intendo una donna che lascia agire i propri istinti materni, tenendo sempre presente che i bambini nascono uno diverso dall’altro e: il clima familiare che li accoglie è sempre differente da figlio a figlio. Essere serena e rilassata non è sempre facile. date le molte preoccupazioni di questa prima fase. La madre si chiederà: “Come potrò evitare le frustrazioni e i traumi psichici? Quando potrò ritornare al lavoro? A chi lascerò il bambino? All’asilo. ai nonni, alla baby-sitter? E. in questo caso, sarò in grado di sopportare il peso finanziario?”.
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