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Gli amori tossici

Gli amori tossici sono quegli amori sbagliati in cui si verificano al contempo due situazioni: da una parte la presenza di un estremo bisogno di amore e riconoscimento che nasce da una fragilità interiore della persona, dall’altra la presenza di una persona che consapevolmente o meno vuole approfittarsi di questa debolezza per trarne un vantaggio psicologico per sé. Analizziamo al femminile queste illusorie scelte d’amore che rischiano di creare pericolose situazioni di sofferenza…

“Alice, la famosissima protagonista di Alice nel paese delle meraviglie, può bene rappresentare alcune situazioni che inducono all’innamoramento che ho definito una scelta illusoria. (…) Ritornando ad Alice, questa corre dietro al Coniglio bianco e, precipitando dentro il lungo cunicolo dove questi è sparito, si trova in un atrio con diverse porte e da una serratura scorge “un bellissimo giardino, il più delizioso giardino che avesse visto in vita sua”. Immediatamente sorge in lei il desiderio di entrare in quel luogo, vissuto come incantato, dove i suoi sogni si potranno avverare. Questo tipo di sentimento corrisponde a ciò che viene chiamato innamoramento, il desiderio prepotentissimo di entrare nello spazio psicologico e fisico dell’altro. Il Coniglio bianco che induce Alice a seguirlo nel giardino può essere una persona “innocente” che non ha nessuna intenzione negativa verso di lei. Nella vita, però, molte persone approfittano dell’emozione destata per cercare di soddisfare il proprio bisogno; questo avviene quando il Coniglio bianco è egocentrico, narcisista, predatore e “attira la vittima nel suo territorio” inviando segnali ingannatori. (…) Nella realtà il Coniglio bianco (…), compagno di lavoro e di scuola, incontrato in treno o al bar, può benissimo inviare ad Alice questi segnali, ma non per “giocare insieme nel giardino”, bensì per strappare ad Alice le cose che a lui servono, del tutto incurante di quanto esse siano insostituibili per lei. E questo viene fatto a volte a livello conscio, altre volte, ed è più pericoloso, a livello inconscio. Come abbiamo detto questi inganni oggi sono più facili nella realtà virtuale in quanto, mancando la comunicazione visiva, quella analogica (del corpo) non è percepibile e con le parole sono nate le menzogne. Anche le Alici però “hanno desideri e limiti”! Spesso le Alici sono persone che, oltre che di amare e di provare sensazioni nuove, hanno bisogno di essere amate e accettate perché hanno sperimentato situazioni di rifiuto che le hanno indotte ad avere un’immagine di sé svalutata. Può trattarsi di persone poco attraenti o che credono di essere tali, rifiutate, più o meno consciamente, dalla madre. Questo tipo di “vittima” non è mai in grado, per l’intensità del suo bisogno d’amore, di valutare correttamente l’altro.

COMMENTO – Tutte le relazioni comprese quelle d’amore, sia sane sia tossiche, si costruiscono in due. Questa è la premessa necessaria per parlare degli amori tossici e per non cadere nell’errore di analizzare solo il comportamento narcisistico ed egocentrico del cosiddetto carnefice. Questo anche per ridare alle vittime di questi amori tossici gli strumenti per sottrarsi a tali situazioni senza indulgere in analisi dei loro carnefici senza però trovare la forza di sottrarsi ali loro giochi. Sicuramente uomini che irretiscono con l’inganno le proprie compagne, con promesse di amori perfetti, ce ne sono e continueranno ad esserci: chiamiamoli narcisisti, manipolatori, egocentrici, comunque continueranno a tessere la loro tela sperando che qualche donna vi rimanga intrappolata. Spostiamo però l’accento sulla vittima, consapevole o meno, di queste trame per comprendere che se una donna riesce in primo luogo a non subire le proprie fragilità, pensando di cercare conferme a se stessa con il “fidanzato” di turno, riuscirà a ben guardarsi dalle promesse di simili corteggiatori. Sicuramente il desiderio di vivere un amore appagante è presente in ognuno di noi e le allettanti promesse che vengono apparecchiate per trarre in inganno sono trappole in cui è facile cadere. Ma se una donna non è resa insicura da fragilità che ne minano il giudizio e la capacità di valutazione, saprà presto riconoscere questi amori tossici e sarà in grado di prendere le distanze da essi. E qualora avessero cominciato relazioni di questo genere avrà la forza di separarsi da esse, smascherando così e annullando il pericoloso gioco. Gli amori tossici non danno nulla ma rubano solo la vita di chi al loro interno ha il ruolo più debole. Gli amori tossici travestiti da illusori rapporti  affettivi conducono alla perdita della propria identità attraverso comunicazioni confusive, promesse non mantenute, ricatti affettivi.

Come riconoscere un amore tossico? Valga a proposito questa breve considerazione: sono tossici quei rapporti in cui le persone coinvolte non si sostengono e supportano a vicenda ma dove l’una tende a manipolare a proprio vantaggio l’altra; sono tossiche quelle relazioni in cui c’è mancanza di rispetto e di coesione tra i partner, in cui vengono agiti comportamenti di controllo e in cui si sperimentano spesso sentimenti di risentimento, stress e vissuti depressivi. In questi casi la prima cosa da fare è quella di non nutrire la falsa attesa e speranza che gli amori tossici possano cambiare in relazioni sane. Piuttosto è fondamentale che la donna abbia il coraggio di ascoltare se stessa e che sappia vedere con oggettività la trappola in cui è caduta, rifiutandosi di continuare a partecipare al gioco, mettendo una distanza tra se stessa e il partner. In questi casi può essere determinante l’appoggio o il sostegno di persone fidate e anche di psicoterapeuti che aiutino a rafforzare l’intenzione di chiudere il rapporto, cercando ad analizzare le proprie debolezze che hanno reso possibile quella relazione.

Jole Baldaro Verde, “Illusioni d’amore”, Raffaello Cortina Editore

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Il narcisista e gli altri

Nell’individuo narcisista l’azione è dissociata dal sentimento o dall’impulso ed è giustificata dall’immagine. Il narcisista in questo modo riesce ad avere nei confronti degli altri condotte altrimenti incomprensibili. La persona narcisista non considera il prossimo come se fosse una persona ma solo come una immagine, spogliandolo di ogni umanità Per questo stesso motivo, l’immagine di sé, il narcisista è così incline alla menzogna. L’individuo narcisista riesce a mentire con così grande facilità perché da tempo ha interrotto il suo legame con la realtà. Alexander Lowen, Il narcisismo Feltrinelli.

La negazione dei sentimenti che caratterizza l’individuo narcisista è evidentissima nel suo comportamento verso il prossimo. Possono essere spietati, sfruttatori, sadici o distruttivi nei confronti dell’altro perché sono insensibili ai suoi sentimenti e alle sue sofferenze. E lo sono perché sono insensibili ai loro stessi sentimenti. L’empatia, la capacità di sentire i sentimenti e gli stati d’animo delle altre persone, è una forma di risonanza. Possiamo sentire la tristezza di una persona perché ci rende tristi; possiamo condividere la felicità di un altro perché suscita in noi dei buoni sentimenti. Ma se siamo incapaci di provare tristezza o gioia, non possiamo reagire alla tristezza o alla gioia di un altro, magari dubitiamo addirittura che soffra o sia felice. Quando neghiamo i nostri sentimenti, neghiamo che gli altri ne abbiano. Solo su questa base si riesce a spiegare il comportamento spietato di alcuni narcisisti. Certi dirigenti privi di scrupoli, per esempio, creano tra i dipendenti un regime di terrore con la loro indifferenza e insensibilità e con i licenziamenti indiscriminati. Naturalmente sono altrettanto duri con se stessi; le loro mete di potere e successo richiedono il sacrificio della loro stessa sensibilità e dei loro sentimenti. Questi dirigenti si considerano come dei generali in una guerra dove la vittoria è il successo negli affari. Con questa immagine di se stessi possono trattare i loro subordinati come carne da cannone nella corsa verso la vittoria. Uno dei modi in cui la nostra cultura alimenta la personalità narcisistica è quello di dare troppa importanza alla vittoria. Uno slogan molto diffuso dice: vincere è la sola cosa che conta. Un atteggiamento del genere minimizza i valori umani e subordina i sentimenti degli altri all’unico vero scopo, quello di vincere, di arrivare in vetta, di essere il numero uno. Ma la dedizione a questo obiettivo richiede il sacrificio, la negazione dei sentimenti, perché nessun ostacolo deve intralciare il cammino verso il successo. L’immagine del successo, però, arriva a dominare il comportamento solo se vengono negati i sentimenti.

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Narcisismo : la follia del nostro tempo

Narcisismo : cosa contraddistingue il disturbo narcisistico. Come contribuisce la struttura dell’odierna società a creare le premesse per la moltiplicazione di personalità narcisistiche. La lucida analisi di Alexander Lowen getta una luce di umanità su un disturbo psicologico tra i più diffusi.
Alexander Lowen, Il narcisismo. Feltrinelli

Il termine narcisismo descrive una condizione sia psicologica che culturale. A livello individuale indica un disturbo della personalità, caratterizzato da un esagerato investimento nella propria immagine a spese del sé. I narcisisti sono più preoccupati di come appaiono che non di cosa sentono. In realtà negano i sentimenti che contraddicono l’immagine che cercano. Agendo senza sentimenti, tendono a essere seduttivi e manipolativi, aspirano a ottenere il potere e il controllo sugli altri. Sono egoisti e presi dai loro interessi. mancano dei veri valori del sé – cioè espressione e padronanza di sé, dignità, integrità. I narcisisti mancano del senso di sé che deriva dai sentimenti del corpo. Senza di esso la vita pare loro vuota e priva di significato. È una condizione desolata.
A livello culturale il narcisismo può essere visto come una perdita di valori umani: viene a mancare l’interesse per l’ambiente, per la qualità della vita. per i propri simili. Una società che sacrifica l’ambiente naturale al profitto e al potere rivela la sua insensibilità per le esigenze umane. La proliferazione delle cose materiali diventa la misura del progresso nel vivere. e l’uomo viene opposto alla donna, il dipendente al datore di lavoro, l’individuo alla comunità.
Quando la ricchezza occupa una posizione più alta della saggezza, quando la notorietà è più ammirata della dignità e quando il successo è più importante del rispetto di sé vuol dire che la cultura stessa. sopravvaluta l’immagine e deve essere ritenuta narcisistica. Il narcisismo dell’individuo corrisponde a quello della cultura . Noi modelliamo la cultura secondo la nostra immagine e a nostra volta siamo modellati dalla cultura. Possiamo capire l’una senza capire l’altra? Può la  psicologia ignorare la sociologia e viceversa?

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