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Autonomia un mix di consapevolezza spontaneità e intimità

Autonomia , una condizione psicologica fondamentale per il nostro benessere. Eric Berne, padre fondatore dell’analisi transazionale, ci spiega come l’ autonomia si fondi su tre capacità del nostro essere: la consapevolezza, la spontaneità e l’intimità. Autonomia come condizione ottimale per manifestare pienamente il nostro essere. Autonomia come capacità di determinare da sé il proprio vivere.
Eric Berne, A che gioco giochiamo. Bompiani

L’autonomia si conquista quando si liberano o si recuperano tre capacità: consapevolezza, spontaneità e intimità.
Consapevolezza. Consapevolezza significa capacità di vedere una caffettiera e di sentire cantare gli uccelli a modo nostro e non come ci è stato insegnato. Si può presumere fondatamente che la vista e l’udito hanno una diversa qualità nei bambini e negli adulti, e che nei primi anni di vita hanno un carattere più estetico e meno razionale. Il ragazzino gode a vedere gli uccellini e a sentirli cantare. Poi arriva il “buon papà” che è convinto di essere tenuto a “partecipare” a quella esperienza e ad aiutare lo “sviluppo” del figlio. Gli spiega “Quella è una ghiandaia e quello è un passero.” Dal momento in cui il bambino si preoccupa di distinguere la ghiandaia dal passero, non è più capace di vedere gli uccelli e di sentirli cantare. Deve vederli e sentirli come vuole il padre. Dal canto suo il padre ha le sue buone ragioni: sono pochi quelli che si possono permettere di vivere ascoltando gli uccelli che cantano, e poi quanto prima si comincia ,l’” educazione” del bambino tanto meglio è. E se diventasse un ornitologo, da grande? Qualcuno, tuttavia, riesce, da grande, a sentire e a vedere come quando era bambino. Ma nella maggior parte gli esseri umani non hanno più la possibilità di diventare pittori, poeti o musicisti e non hanno più la libertà di vedere e sentire direttamente, neanche quando se lo possono permettere; devono far tutto di seconda mano. Definiamo perciò consapevolezza il recupero di questa capacità. Fisiologicamente “consapevolezza” è percezione eidetica (ndr. in psicologia, di percezione di natura mentale che riproduce gli effetti sensoriali di precedenti impressioni), alleata all’immaginazione eidetica. Forse c’è percezione eidetica, almeno in certi individui, anche nell’ambito del gusto, dell’olfatto e della cinetica, in cui si può diventare degli artisti: cuochi, profumieri e ballerini. Il loro eterno problema è trovare un pubblico capace di apprezzare i loro prodotti.

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