rimandare 2

Rimandare ovvero l’arte di procrastinare

Rimandare a domani è «l’arte di stare al passo con lo ieri» e «di evitare l’oggi». Wayne Dyer ci da alcuni preziosi consigli su come interrompere “l’arte di rimandare” e sentirci così più padron della nostra vita e responsabili.
Wayne Dyer, Le vostre zone erronee. BUR

Sei solito rimandare a domani? Se sei come la maggior parte della gente, risponderai affermativamente. Ma è altresì probabile che preferiresti non vivere nell’angoscia che s’accompagna all’aggiornamento sistematico delle cose da fare. Forse vuoi veramente portare a termine ciò che hai incominciato; eppure, per una qualche ragione, posponi, sospendi l’azione. Questa faccenda del procrastinare è un aspetto estenuante dell’esistenza. Se il tuo caso è grave, non passa giorno che tu non dica: “So che dovrei farlo adesso. Lo farò più avanti”. Di questa tua propensione erronea è difficile dare la colpa alle forze esterne. È tutta roba tua, tanto il procrastinare quanto lo sconforto che ne trai.
Ma si tratta di un atteggiamento erroneo pressoché universale. Pochissime persone possono dire in tutta onestà di non rimandare mai nulla. Benché a lungo andare si riveli dannoso, non vi è nulla di malsano nel comportamento che caratterizza questa, come del resto ogni altra, fascia erronea. Le cose rimandate non esistono nemmeno. Le cose, o si fanno o non si fanno. Se non si fanno, esse non sono tanto rimandate, quanto piuttosto non fatte, inattuate. Il tratto nevrotico è bensì rappresentato dalla reazione emozionale e dall’immobilizzazione che s’accompagnano al procrastinare. Se sei solito rimandare a domani, e questo ti piace, e non ti affliggono sensi di colpa o angosce o arrabbiature, seguita, per l’amor di Dio, e salta pure questo capitolo. Ma, per quanto riguarda la maggior parte della gente, la procrastinazione equivale a una fuga dal presente: i più, cosi facendo, non vivono il presente con tutta la pienezza possibile.
Le frasi che rivelano il sistema che permette al procrastinatore di mantenere il suo comportamento, sono: “Spero che le cose si aggiustino”.
“Vorrei che le cose andassero meglio”.
“Può darsi che si metta bene”.
Sono la delizia di chi rimanda: coi suoi “forse” “spero” e “magari”, ha un buon motivo per non concludere nulla, adesso

Continua a leggere su: Wayne Dyer, Le vostre zone erronee. BUR

Leggi articolo Dyer “Intelligenza strumento per l’autorealizzazione”
Leggi “Come smettere di procrastinare”