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Paura di essere consapevoli

La paura di essere consapevoli è un blocco spesso attivo e che in noi inconsapevolmente. Esercitare una consapevolezza mirata è un lavoro mentale che richiede fatica. Questo per molti e già un deterrente. La politica della passività ci lascia addosso la sensazione di essere impreparati di fronte a molte sfide e occasioni della vita, e non. ci permette di coltivare la nostra autostima.
Nathaniel Branden, L’arte di vivere consapevolmente. Corbaccio

“Pigrizia” non suona come un termine psicologico molto tecnico, eppure credo che non si possa dare conto del comportamento umano senza ricorrere a questo concetto. Esiste una cosa molto semplice che si chiama avversione per la fatica. La conosciamo tutti molto bene, perché ciascuno di noi vi soccombe almeno una volta ogni tanto. Se permettiamo a noi stessi di soccombervi spesso, sia come legittima forma di riposo sia come indulgenza temporanea verso noi stessi, ma senza intenzione di evitare per sempre quello che sappiamo di dover affrontare, in genere non si crea nessun danno. Ma se adottata come stile di vita, o reazione abituale, questa politica diventa autodistruttiva. La politica della passività ci lascia addosso la sensazione di essere impreparati di fronte a molte sfide e occasioni della vita, e non ci permette di coltivare la nostra autostima.
La paura è un altro motivo di paralisi del pensiero. Esistono moltissime cose di cui si può teoricamente avere paura. Per esempio:

  • Paura che il nostro pensiero non risulti corretto In altre parole, paura di commettere errori, paura della nostra fallibilità.
  • Paura che, se operiamo secondo il nostro giudizio e questo è sbagliato, sarà tutta colpa nostra, Potremo prendercela solo con noi stessi, e gli altri ci riterranno responsabili.
  • Paura di affrontare certe verità su noi stessi (sui nostri pensieri, sentimenti o azioni) che finora abbiamo negato, eluso o disconosciuto, in modo da proteggere la nostra autostima o la nostra idea di autostima.
  • Paura di affrontare certe verità su un’altra persona che, se riconosciute, potrebbero portarci a ridiscutere la relazione o a interromperla.
  • Paura di non saper come tenere testa alle realtà che abbiamo davanti.
  • Paura di essere sopraffatti dal proprio mondo interiore qualora gli si aprisse la porta, e di “perdere la testa” oppure ogni capacità di fronteggiare la vita.
  • Paura di perdere la faccia con le persone importanti della nostra vita se mai venissero a galla alcune verità su di noi, fino al punto di non confessarle più nemmeno a noi stessi.

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