Pensare : istruzioni per l’uso

Pensare è un’attività per lo più automatica. Tutti diamo per scontato di saper pensare e, in questo modo, trascuriamo la possibilità di modificare, migliorare e potenziare questa nostra capacità. Edward De Bono, ci spiega altre modalità di pensare e come questa facoltà possa essere utilizzata in maniera più funzionale a risolvere i nostri problemi.
Edward De Bono, Sei cappelli per pensare. Biblioteca Universale Rizzoli

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Pensare è la massima risorsa dell’uomo. Tuttavia non siamo mai soddisfatti della nostra capacità fondamentale. Per quanto si diventi bravi, occorre sempre desiderare di essere migliori. Di solito le uniche persone soddisfatte del la loro capacità di pensiero sono quei poveretti che credo no che il pensieri serva a togliersi il gusto di dimostrare che hanno ragione. Solo una visione limitata di quel che il pensiero può fare, e nient’altro, può renderci soddisfatti della nostra bravura in questo campo. La maggiore difficoltà che si incontra nel pensare è la confusione. Cerchiamo di fare troppe cose alla volta. Emozioni, informazioni, logica, aspettative e creatività si affollano in noi ostringendoci a fare il giocoliere con troppe palle. (…)
Recitate la parte del pensatore: lo diventerete (…) Voglio che voi vi raffiguriate la tanto usata — e abusata — immagine del Pensatore di Rodin. Voglio che immaginiate la posa con la mano sul mento che si suppone debba assumere ogni pensatore non del tutto frivolo. In proposito, io sono convinto che pensare dovrebbe essere qualcosa di attivo e vivace, e non di malinconico e solenne. Ma per il momento l’immagine tradizionale ci è utile.
Mettetevi in quella posa — fisicamente, non mentalmente — e diventerete pensatori. Perché? Perché se recitate la parte del pensatore lo diventerete.

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