Consapevolezza, responsabilità e libertà

Vivere con consapevolezza è una scelta che ogni individuo può compiere liberamente. Nathaniel Branden ci spiega come l’uso intenzionale della consapevolezza sia essenziale per consentire alla nostra mente di funzionare al massimo e raggiungere così i nostri obiettivi e il benessere.
Nathaniel Branden, L’arte di vivere consapevolmente. Corbaccio

Il problema di vivere consapevolmente non sorgerebbe se non avessimo il potere, entro certi limiti, di regolare le attività della nostra mente, cioè se la consapevolezza non fosse un atto di volontà. A un essere la cui coscienza opera automaticamente non occorre consigliare di vivere consapevolmente: questo essere non percepirebbe neppure l’esistenza di un’alternativa. Un cane, per esempio, è programmato dalla natura per usare i suoi sensi al massimo del loro potenziale. Noi non siamo programmati per usare la nostra mente al massimo del suo potenziale. Possiamo scegliere o meno di pensare quanto serve per raggiungere i nostri obiettivi e il benessere. La decisione spetta a noi. La capacità di concentrare o meno la nostra mente, di pensare o meno, di sforzarci di essere consapevoli o meno, di affrontare la realtà o meno, dipende dalla nostra volontà.
L’essenza della nostra libertà psicologica si può riassumere come segue:

  • Siamo liberi di essere attenti, oppure di essere distratti, oppure di evitare deliberatamente di essere attenti.
  • Siamo liberi di pensare, oppure di essere distratti, oppure di scegliere deliberatamente di non pensare.
  • Siamo liberi di sforzarci di guardare con chiarezza certe cose che ci succedono, oppure di guardarle distrattamente, oppure di scegliere attivamente il buio.
  • Siamo liberi di esaminare i fatti sgradevoli, oppure di sfuggirli.

Continua a leggere su: Nathaniel Branden, L’arte di vivere consapevolmente. Corbaccio

Leggi di più su cosa è la coscienza
Leggi articolo su Consapevolezza esterna e interna