La resilienza: cosa è, cosa fare

la resilienza

La resilienza è, al giorno d’oggi, una qualità psicologica per affrontare le sfide che la vita quotidiana ci sottopone e per riuscire a superare le inevitabili crisi che potrebbero “metterci a terra”.

 

Fino a qualche tempo fa, questo termine era utilizzato solo per designare la proprietà fisica di un materiale. Il suo valore indicava la capacità di un certo materiale di assorbire energia in caso di urto, ossia si riferiva alla capacità del materiale di sopportare gli urti a cui poteva essere sottoposto. In base alla resilienza era possibile fare una distinzione fra materiali fragili e materiali resistenti, quest’ultimi capaci di assorbire molta energia. La resilienza, in fisica, veniva misurata sottoponendo il materiale da testare a sollecitazioni via via crescenti per capire fino a che punto arrivava la sua resistenza. Conoscere la resilienza di un materiale è fondamentale perché consente di prevedere il suo comportamento qualora fosse sottoposto a brusche sollecitazioni nella realtà. È interessante considerare alcuni dei fattori da cui dipenderebbe la resilienza di un certo materiale: le sue caratteristiche, la presenza di precedenti lesioni.
Se volessimo traslare queste considerazioni sulla resilienza dall’ambito fisico a quello della psicologia, potremmo dire che la resilienza umana si fonda su: l’elasticità, la capacità di un individuo a contenere la propria temperatura emotiva e l’assenza di gravi traumi nel passato che abbiamo provocato gravi danni psicologici. Se ci fermassimo a questa considerazione potremmo dire che la resilienza è una qualità che una persona ha o non ha, come accade per un certo materiale.
Eppure esiste una profonda differenza tra la resilienza in fisica e quella umana e questa diversità sta proprio in una particolare caratteristiche dell’ essere vivente: la sua capacità di apprendere.

La resilienza: quando la vita rovescia la nostra barca alcuni affogano, altri lottano strenuamente per risalirvi sopra
TRABUCCHI

Secondo il National Institute of Mental Health, i tratti di personalità più importanti che consentirebbero alle persone di superare condizioni avverse senza risentirne troppo e, quindi, senza soccombere sono riassumibili in 5 fattori:

  1. estroversione: socievolezza, coraggio e entusiasmo;
  2. disponibilità: amichevolezza, empatia e collaboratività;
  3. coscienziosità: organizzazione, affidabilità e puntualità;
  4. stabilità emotiva: calma, imperturbabilità e assenza di invidia o nervosismo;
  5. intelletto: intelligenza, capacità immaginative, maturità.

 

Individui dotati di queste caratteristiche sarebbero più convinti di:

  1. possedere il controllo o poter influenzare gli eventi della vita che stanno attraversando;
  2. sentirsi profondamente coinvolti e impegnati nelle attività che stanno conducendo;
  3. considerare il cambiamento come sfida stimolante che potrebbe avere positivi sviluppi futuri.

Chiaramente tutti questi fattori individuali sono dipendenti da altre variabili come l’ambiente famigliare in cui cresce una persona, le sue esperienze passate che debbono aver permesso lo sviluppo di simili capacità. Resta, comunque, il fatto che i tratti o le disposizioni sopra elencate non sono caratteristiche che si hanno o non si hanno, ma possono anche essere viste come abilità che ciascuna persona può sviluppare in termini di strategie personali.

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