Stress nelle relazioni famigliari

stress nelle relazioni famigliari

Che cosa è lo stress nelle relazioni famigliari ?
Sebbene in genere si pensi che lo stress influenzi solo i singoli individui, è possibile che lo stress nelle relazioni famigliri influenzi molto il funzionamento delle medesime. Come si può dire che l’intera famiglia è sotto stress? Alcuni sintomi sono che i membri della famiglia diventano chiusi o irritabili e le relazioni interpersonali possono essere spiacevoli e caratterizzate da discussioni. Lo stress nelle relazioni famigliari è la tensione che nasce dalle richieste o dalle pressioni (gli stressor) sulla famiglia nei momenti di cambiamento. Queste richieste includono cambiamenti di abitazione (traslochi), variazioni di lavoro, l’inizio della scuola per i figli così come altre situazioni. Questi periodi sono caratterizzati da sentimenti di incertezza, di perdita e ansietà poiché i membri della famiglia apprendono a confrontarsi con i cambiamenti.
Un motivo per cui si manifesta lo stress nelle relazioni famigliari è perché le vite dei membri della famiglia sono intrecciate insieme e i problemi nella vita di una persona influenzano gli altri membri. Per esempio, una persona che lavora molte ore e ha molti lavori può trasferire in casa le proprie tensioni. Irrisolte, queste tensioni, possono estendersi agli altri membri della famiglia, creando probabilmente incomprensioni e discussioni. Allo stesso tempo molte coppie sono, mentalmente, ancorate a modalità tradizionali con cui gli uomini e le donne si prendono cura della casa e dei figli, che possono essere stressanti di per sé.
Inoltre lo stress che colpisce la famiglia si manifesta quando l’intera famiglia è influenzata da un passaggio di ciclo vitale (transizione) come il matrimonio, la nascita dei figli (esperienza della genitorialità), lo svincolo dei figli, la maturità. Per esempio, un nuovo figlio è un normale stressor per la famiglia che spesso consiste in notti insonni, minor tempo a disposizione per la coppia e un nuovo ruolo per i fratelli e sorelle più grandi. Ognuno nella famiglia è costretto a cambiare per adattarsi al nuovo bambino. Altri passaggi richiedono cambiamenti più drammatici. Un divorzio cambia le risorse finanziarie dell’intera famiglia, i ruoli genitoriali e le strutture emotive e comunicative.
Le persone sono spesso sorprese quando esse sperimentano lo stress che deriva da eventi previsti o positivi. Essi in genere non se lo aspettano e non pianificano, in vista del cambiamento, ciò che tutti i membri della famiglia dovrebbero fare. Tuttavia, come gli eventi negativi, quelli positivi creano stress perché richiedono alla famiglia di cambiare.
È possibile utilizzare anche per lo stress nelle relazioni famigliari la definizione di stress generale: l’ambiente e la famiglia entrano in un sistema di transazioni nel quale i membri della famiglia percepiscono una richiesta dell’ambiente superiore alle proprie capacità di risposta. Quando parliamo di ambiente e delle richieste che da esso partono, possiamo, nel caso della famiglia, riferirci tanto all’ambiente interno che a quello esterno.

Gli stressor familiari
Molti eventi nel corso della vita sono attesi come la nascita di un figlio o il pensionamento. Altri eventi sono inaspettati e improvvisi, come un divorzio o la morte di un figlio. Questi eventi, chiamati stressor, hanno le potenzialità di cambiare una famiglia.
Le seguenti comuni richieste possono causare la nascita de lo stress nelle relazioni famigliari in tutte le fasi del ciclo vitale: problemi emozionali, difficoltà sessuali, sforzi economici, cambiamenti di lavoro, perdite di persone fisiche, cose che proprio non dovrebbero accadere. Molti stressor e tensioni hanno un impatto notevolmente più grande sulle famiglie in certe fasi del ciclo vitale. A questo proposito, alcune ricerche hanno trovato che sforzi finanziari sono molto problematici per famiglie con figli piccoli e con adolescenti e per le persone che sta per andare in pensione.
Tensioni e liti fra i membri delle famiglie sono molto comuni quando i figli frequentano le scuole elementari e le superiori, forse a causa di nuove e aumentate richieste per le attività esterne dei figli, per cose che non devono accadere e per la difficoltà nella comunicazione con gli adolescenti. Queste liti spesso si verificano mentre i genitori, in maniera particolare il padre, stanno sviluppando la propria carriera e sono frequentemente fuori casa.
Questo può comportare una aggiunta di liti al lavoro delle madri che devono gestire molte responsabilità senza l’aiuto di un’altra figura adulta. Infatti i contrasti lavoro-famiglia sono molto comuni durante gli anni del periodo della scuola, quando gli adulti sperimentano le tensioni dei cambiamenti di lavoro e delle promozioni, mentre tentano di mantenere un buon contatto con le molte attività dei loro figli.

Una classificazione dello stress familiare
Al di là di una definizione generale de lo stress nelle relazioni famigliari è possibile suddividere le situazioni stressanti in due grossi gruppi in base ad un criterio di derivazione psicoterapeutica nell’ambito della teoria sistemico-relazionale:

Stress causato da Situazione difficile: In questo caso lo stress nelle relazioni famigliari sorge in concomitanza di eventi che si verificano nella vita della famiglia o dei singoli individui i cui effetti si riversano nelle relazioni famigliari

Stress causato da Cambiamenti di ciclo vitale: In questo caso lo stress sorge nei momenti di passaggio nel ciclo vitale della famiglia (nascita di un figlio, svincolo, pensionamento, separazione, divorzio, etc. …). La necessità di ristrutturare i rapporti fra i membri della famiglia comporta un cambiamento nella struttura famigliare.

In entrambi i casi abbiamo a che fare con cambiamenti relazionali tre le persone, ma il tipo di cambiamento nelle due circostanze è sicuramente diverso. Nel primo caso abbiamo una situazione problematica che può essere risolta anche da un cambiamento di tipo I. Nel secondo caso si ha a che fare con una situazione problematica che viene risolta solo con un cambiamento di tipo II (3).
Il cambiamento I si verifica dentro un dato sistema che però resta, nella sua struttura immutato; in questo caso si può parlare di adattamento della famiglia che, senza modificare la propria struttura ma adattando la propria organizzazione, affronta (con successo o meno) una situazione problematica. Il cambiamento II si verifica con un mutamento del sistema stesso che cambia la propria struttura diventando altro da prima; in questo caso la famiglia modifica la struttura interna dei rapporti fra i suoi membri cercando così la soluzione alla difficoltà
Occorre rilevare in questa prospettiva che quindi sia che si parli di adattamento (modificazioni nell’organizzazione), sia di cambiamento (modificazioni nella struttura) la risorsa famigliare migliore per affrontare entrambi i tipi di mutamento sia la flessibilità. Al contrario la rigidità individuale e di tutta la famiglia con cui ci si confronta con le situazioni stressanti costituisce l’ostacolo più grande all’adattamento e al cambiamento.
Laddove, specie per il cambiamento di ciclo vitale, tale flessibilità non fosse presente è possibile che la famiglia sperimenti un blocco del proprio ciclo vitale con l’impossibilità di portare a termine i compiti specifici che la nuova fase evoluti propone alla famiglia.  La clinica ad orientamento sistemico rinviene in queste situazioni il momento di insorgenza di situazioni sintomatiche, in cui proprio la presenza del sintomo è il segnale di una inpasse evolutiva
Tanto davanti a stressor che chiedono un adattamento, quanto dinanzi a stressor che necessitano di un cambiamento, è possibile individuare tre tipi di stress nelle relazioni famigliari:

  1. stress acuto situazionale: è una prevedibile crisi che può verificarsi per tutti in un determinato periodo della vita. Una malattia, un cambiamento di lavoro, la nascita di un figlio. Possiamo legare questo concetto a quello di evento straordinario all’interno del ciclo vitale;
  2. stress interpersonale: implica conflitto e disgregazione tra persone che dovrebbero invece collaborare tra loro;
  3. stress intrapersonale: è la guerra che la persona combatte con se stessa. Questa guerra non inizia all’interno dell’individuo ma è il prodotto di pressioni esterne che vengono interiorizzate.

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